Sto pensando da un po’ di tempo di disfarmi del mio mezzo di trasporto quotidiano, uno scooter a benzina, a favore di un mezzo più ecologico, ma obiettivamente riuscirci sta assumendo i contorni di un’impresa.
La mia vita da lunedì al sabato è un continuo incastro di impegni intervallati dal minimo tempo necessario per spostarmi da una sede all’altra. Lasciare a casa lo scooter significa impiegare più tempo per spostarsi il che significa riorganizzare le mie giornate il che significa riorganizzare la vita di mia moglie e di mia figlia. La mia scelta ambientalista quindi non sarebbe affatto trascurabile, anzi avrebbe importanti ripercussioni all’interno del mio nucleo familiare. Fino a qualche tempo fa mi sarei accontentato di ridurre i km percorsi con il mio scooter, ma oggi sono convinto più che mai che le mezze misure non siano più sufficienti.
In passato mi sono già trovato in situazioni analoghe. Tre anni fa, al termine di un percorso piuttosto lungo, ho maturato la convinzione che la carne che compriamo e che mangiamo è molto spesso di pessima qualità da un punto di vista salutistico. Questo fatto, sommato alla scoperta del fatto che gli allevamenti intensivi sono una delle principali cause dei danni all’atmosfera terrestre, mi ha invogliato a tentare di fare qualcosa nel mio piccolo. Era il 2016, e da allora non sto più mangiando carne.
Oggi posso dire che la mia scelta verso un’alimentazione più sostenibile è stata tutto sommato facile, in quanto le conseguenze della mia scelta sarebbero ricadute quasi esclusivamente su di me.
Ma vendere lo scooter è un’altra storia, molto più complessa e con molte più variabili da considerare. Ipotizzando di aver a disposizione più tempo di quello che in realtà ho, le alternative possibili a cui ho pensato son queste:
- E-bike (+tramvia)
- Mezzi pubblici (tramvia + autobus)
- Car sharing con colleghi
- Scooter elettrico
- Monopattino elettrico (+ tramvia)
Purtroppo ognuna di queste opzioni per motivi diversi non è attuabile, ma io credo molto profondamente in questa frase del Mahatma Gandhi “Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo”. Se vuoi vivere in una società più rispettosa e tollerante, comincia tu ad essere più rispettoso e tollerante; se vuoi vivere e far vivere i tuoi figli in un mondo più pulito e non in un ambiente stravolto dai cambiamenti climatici beh, allora c’è solo l’imbarazzo della scelta! Il primo pensiero va alla riduzione dell’utilizzo della plastica, quindi diventa importante fare attenzione quando facciamo la spesa a preferire prodotti sfusi o con il minimo imballo possibile. Ma anche cercare di ridurre i chilometri percorsi consumando petrolio è senz’altro un gesto fortemente apprezzabile, e quindi spero di riuscire in un prossimo futuro a trovare quel compromesso che possa consentirmi di continuare a spostarmi per la città causando il minor danno possibile al nostro bellissimo Pianeta.