Per parlare di bulgur e couscous bisogna iniziare parlando del frumento, cereale coltivato fin dalla preistoria e attualmente il più prodotto a livello mondiale. Bulgur e couscous infatti non sono prodotti che vengono coltivati direttamente, sono invece il risultato di una trasformazione proprio del frumento. La differenza sostanziale tra bulgur e couscous sta nella dimensioni dei grani che li compongono: più grossi quelli del bulgur, più fini quelli del couscous .
Come tutti i cereali da un punto di vista nutrizionale è decisamente meglio consumare le versioni integrali di questi alimenti, in quanto i processi di raffinazione o di perlatura impoveriscono l’alimento privandolo di molte sostanze nutritive naturalmente presenti in esso, ossia proteine, fibre, acidi grassi insaturi, vitamine, enzimi.
Nonostante questi dati ormai universalmente accettati la società attuale ha una decisa preferenza per i cereali lavorati e quindi impoveriti; questo comporta un dispendio energetico pagato dal pianeta che deve sopportare processi industriali non necessari e per i consumatori qualche problema di salute che mangiando alimenti squilibrati possono avere effetti negativi sulla digestione, sull’intestino, sulla glicemia.